Ginevra un amore grande.
Questa è la storia di un’anima speciale, molto antica, così speciale da scegliermi quale sua compagna di viaggio. Ginevra in questa vita ha scelto di prendere le forme di una gatta nera, sinuosa, molto elegante, direi proprio chic, talmente chic che con me non so proprio cosa ci azzeccasse. E’ stata una compagna di viaggio insuperabile, inevitabile, ineguagliabile, amorevole e soprattutto affidabile.
Arrivò a casa mia in un giorno d’estate col caldo. Non so perché la scelsi ma, quando decisi di prendere con me anche una gatta nera, per dare una compagna di giochi alla gattina bianca e rossa Shanty, trovata pochi giorni prima, arrivò come una ventata d’aria fresca, anche come un catter pillar in alcuni momenti a dire il vero … ma soprattutto arrivo con un carico di mistero, d’insegnamenti e di saggezza di tale portata da rendermi esterrefatta ogni qualvolta mi sorprendeva lanciandomi i sui segnali.
Ginevra si dimostra fin da subito gatta indipendente, intelligente, estremamente diffidente all’inizio, ma soprattutto coraggiosa, a tal punto da sfidare tutte le mie sicurezze (e di gatti ne ho avuti eh!!) e a smuovere tutte le mie paure latenti, paure che non credevo di avere. Intendo quelle credenze limitanti che sono ormai superstizioni riguardanti i gatti neri … e di questi condizionamenti io stessa rimasi sorpresa nel vederli dentro di me. Dentro di me che avevo lavorato già da anni sulle credenze limitanti!!! Stentavo a crederci!!!.
La volontaria che mi portò a casa Ginevra me lo disse subito “stai attenta sai perché questa si arrampica su per i muri” e io dissi tra me e me “oh mio Dio speriamo bene!” In realtà la sua era solo una grande voglia di sperimentarsi fisicamente e di sperimentare gli spazi in cui si trovava. Era proprio un voler andare oltre i limiti fisici che le si presentavano. Ed eccola scoprire tutti gli angoli più reconditi della casa, e nel giro di un paio di giorni, diventare sicura dentro il nuovo ambiente.
E fin da subito Ginevra prese il controllo di casa. Era quella che io definirei un’arrampicatrice, non sociale, ma proprio fisica, saltava di qua e saltava di là senza porsi nessun limite! Una vera sfida all’epoca per la mia tranquillità … pensate che abitavo in un appartamento all’ultimo piano con terrazza panoramica e tetto a disposizione ad altezza scarsa di un metro … immaginate il tuffo al cuore la prima volta che, con nonchalance, è saltata sul tetto e ha iniziato a percorrerlo in lungo e in largo, appartamento dei vicini compreso!!!. Aaaaiuttto!
Ricordo che la prima notte mi dormì vicino alla testa tra il cuscino e la testata del letto. Lì per lì pensai che la sua azione protettiva fosse già cominciata. Più probabilmente invece era una sua forma di controllo, perché non mi conosceva e voleva assicurarsi che non ci fosse pericolo alcuno. La sensazione per me fu bellissima, in ogni caso.
Non era una gatta che dimostrasse effusioni all’inizio e per un bel po’ … aveva bisogno capire se poteva fidarsi. Ma non emetteva miagolii, suoni, fusa … un mistero vivente. Si perché invece Shanty la gattina bianca e rossa era invece un motore di fusa continue e di miagolii … anche oggi dopo 14 anni io e Shanty ci parliamo direttamente a voce, consapevoli entrambe che lei capisce tutto quello che le dico, mentre io non ho così chiaro cosa intenda lei … chi è l’anima-le più intelligente quindi?.
Ginevra ha aperto il mio cuore in maniera diversa da Shanty, ha lavorato lentamente scardinando ogni dubbio, paura, superstizione assurda memorizzata nel mio dna, sicurezze granitiche e … ad un certo punto ci siamo incontrate e amate al di là di ogni possibile immaginazione, ma sempre rispettando ognuna lo spazio dell’altra. Non potevo prenderla in braccio, perché non le piaceva, ma quando lei voleva essere accolta e coccolata me lo faceva capire chiaramente e non esistevano posti occupati dalle altre sue sorelle feline … lei arrivava e si prendeva il posto che voleva. Poi ci scambiavamo uno sguardo e col tempo le fusa e le chiacchiere con il suo miagolio in stile arabeggiante arrivarono per creare tra noi il nostro modo di interagire emozionalmente … e per me era pura magia immergermi nei suoi occhi, nelle sue flebili fusa e nelle sue dimostrazioni di affetto.
Ogni gatto/a che ho avuto la fortuna di accogliere in casa mia, mi ha insegnato un modo diverso di amare incondizionatamente, ma rispettando la propria libertà fondamentale. Questo è il gatto un Maestro che ti insegna a non venderti per essere amato, ma a pretenderlo come diritto di vita. Straordinario il mondo felino.
Per chiarezza amo tutto il mondo animale, a parte le zanzare perché non trovo abbiano un senso se non essere cibo di altri animali e men che meno le cimici che davvero non ho idea del perché Madre Natura abbia bisogno di loro!!!. Qualcuno di Voi ha un idea in proposito?
Scriverò storie attraverso Ginevra per adulti e per bambini. Sento di doverLe dare questo ruolo perché lei stessa mi raccontava a modo suo le storie della suo vedere la vita.
Quando ha deciso di sacrificarsi e volare sul ponte dopo circa due mesi di vita sul camper, per me è stato, e lo è tuttora, uno dei lutti più dolorosi che ho affrontato nella mia vita, paragonabile a qualsiasi familiare io abbia già nell’oltre, genitori compresi. Ma soprattutto per la lezione che con la sua morte mi ha dato facendosi da parte perché non avrei retto oltre la sua malattia e la malattia di Shanty nello stesso momento, in un momento in cui io affrontavo le conseguenze anche difficili del cambio vita e le aspettative infrante che ho affrontato in quel periodo. Lei voleva lottare ma ricordo che un giorno dissi alle mie gatte “per favore cercate di aiutarvi a guarire anche un po’ da sole, perché in questo momento non riesco nemmeno ad aiutare me stessa”. E lei ha capito che la situazione per me era davvero troppo difficile. Così un sabato mattina dopo aver visto che nel giro di pochi giorni si stava spegnendo, in camper, ho messo dei mantra di sottofondo, ho acceso un incenso e tra le mie braccia l’ho accompagnata fino all’ultimo suo respiro parlandole, piangendo e ringraziandola per tutto, scusandomi se non avevo saputo fare di meglio per lei in quel momento. Ancora adesso, scrivendo di Lei le lacrime mi scorrono a fiumi. Ho sempre pianto per tutti coloro che ho amato in questa vita umani o felini che fossero, ma con Ginevra ci sarà sempre un legame speciale che il tempo non potrà scalfire. E’ stata davvero mandata dal cielo per accompagnarmi per 14 anni, mi avvertiva se correvo dei pericoli prima che arrivassero, mi faceva capire chi non doveva entrare in casa mia perché portatore di brutte energie, mi parlava di amore e di vita da vivere con naturalezza e semplicità … Ginevra amore mio grande so che ora stai bene fisicamente e so per certo che quando sarà il mio momento tu sarai là ad accogliermi e riabbracciarti sarà una grande gioia … amore mio grande, ancora grazie per tutto.
P.s.: per chi pensa siano solo animali posso solo dire che chi non interagisce con i loro occhi e soprattutto chi non apre loro il cuore, non sa che universo di emozioni, e occasioni di vivere si sta perdendo.