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E dopo questi mesi …

In primis Ginevra, la gatta nera, il mio amore speciale, magica, misteriosa e Maestra in molte occasioni, ha deciso di andarsene sul ponte dell’arcobaleno. Ha sentito che dovevo rigenerarmi io dal cambiamento e tutto quello che stava accadendo era davvero troppo. Ero in un forma depressiva dovuta alle difficoltà e alla stanchezza, che mi faceva piangere ogni secondo. E con loro disorientate e malate, ogni tanto dicevo loro “ragazze per favore aiutatevi a guarire perche non riesco a gestire tutto questo da sola, dovete anche voi farvi forza”. Ma Ginevra ha capito il messaggio e ad un certo punto è volata sul ponte (vedi articolo https://il-colibri.it/ginevra-raccontera/) il giorno stesso che sarei passata a riprendere Shanty dal veterinario dove era da una settimana per complicazioni dell’operazione. Quel giorno andavo a riprendere il mio amore Shanty e lasciavo un pezzo del mio cuore, Ginevra per sempre.

Oltre a ciò la costante sensazione di aver preso una decisione, non sbagliata ma esagerata per le mie forze interiori ed esteriori. Con la voglia di realizzare il progetto di vita che sogno da almeno 20 anni e che invece più io mi sentivo pronta più si rallentava (non è un progetto solo mio, ma sono coinvolte anche altre persone), tant’è che ancora non è avviato.

Posso dire che, di acqua sotto i ponti ne è passata in questi mesi di dolore, dal lutto per Ginevra, alla fatica di capire il mio corpo in adattamento e i miei corpi emotivo e mentali in forte stress … non essendo ancora capace di riprendermi da tutto questo. L’unica cosa che sapevo è che la scelta era giusta e basta e che il mio coraggio ora doveva lasciare spazio alla mia ripresa personale.

Sono convinta che la vita sia una straordinaria avventura che non sempre viviamo felici di ciò che ci accade, e ultimamente ho iniziato a vedere tutto ciò, anche grazie ad una nuova amica che è una straordinaria persona che vede e sente ben oltre, come un addestramento per compiti ancora a me sconosciuti  e che probabilmente vedranno la modifica del mio progetto in non so ancora quale modo. Sicuramente ad oggi, che è ormai luglio inoltrato, mi sento di nuovo più forte e determinata, anche se ancora non so bene come procedere, ma ho deciso di affidarmi nuovamente al progetto animico che incarno. Anche se questo significa che se mi devo arrabbiare con il mondo spirituale io lo faccio, eccome!!!. Se devo dirgli come la penso non mi faccio problemi anche di mandarli a farsi un giro se le prove che mi ritrovo a vivere sono davvero troppo per me in quel momento, sebbene le abbia scelte io, ma forse ero ubriaca in quel momento??!!. Ma io sono convinta che coloro che sono le mie guide e tutte le creature spirituali che mi/ci seguono sanno che se sbotto è la mia parte emotiva che parla e non ho mai creduto davvero che si possano offendere a meno che non si rinneghi se stessi e il proprio ruolo in questo universo. Loro sanno che li stimo e li amo profondamente. Ma come per la famiglia biologica, anche per loro sono in serbo litigate e conflitti relazionali!!!. In questo io mi ritengo proprio un essere umano! E non una terrestre e basta. Ciò che fino all’inizio della mia riscoperta, era la mia visione del mondo spirituale era collegato, mio malgrado, ad una serie di condizionamenti legati principalmente alla mia famiglia tendenzialmente ateista e legata alla cosiddetta scienza … aaaaah posto!!! …  Mi sono sempre posta molte domande (il mio corpo mentale d’altronde lo vedo come quello fisico ben pasciuto) ma anche perché la mia famiglia permeata da un ateismo molto sviluppato,  ha sempre messo in dubbio tutto e tutti. Ed è stata la mia fortuna perché del mondo spirituale ora ho una visione molto più ampia, e sebbene molto rispettosa del loro ruolo e valore, non mi lascio pervadere da quella passività che un credente ha vs qualsiasi religione. Il mio essere spirituale lo vivo attivamente e anche molto pregnato da quelle che sono le mie personali caratteristiche caratteriali. In fondo se siamo legati e deriviamo da quella materia oscura che  Giuliana Conforto (grande fisica italiana di cui vi consiglio i libri)  descrive come matrice di tutto, come parte Animica, allora tutto è perfetto così com’è. Il perbenismo in ogni ambiente non mi appartiene … cosa diversa invece, è la buona educazione. Su questo tema magari ci sarà altro da dire.

Quindi? Mi sono un po’ persa … pazienza. Beh diciamo che il cambiamento di vita richiede elasticità mentale, emozionale, fisica, ma queste tre dimensioni non lavorano parallelamente, ma ognuno secondo la vibrazione del proprio stato. Ecco perchè quasi sempre l’ultimo a mutare, cambiare, dimostrare che un cambiamento è accaduto nella coscienza è sempre il corpo fisico, in quanto corpo più denso e vibrazionalmente più basso rispetto agli altri. Pazienza questo vuol dire che prima o poi il mio corpo fisico lascerà andare anch’esso i pesi che dal punto di vista emozionale e mentale ho già mollato … si lo so non è detto sia così, ma cosa vuoi l’autoironia è parte di me …

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